Come mai, nonostante sia passato nemmeno un mese dall’inaugurazione della Casa-Famiglia, nessuno oggi ne parla più. Il Sindaco e tutto il suo staff continua a far scena muta su questo argomento altamente scostante: si parla addirittura di toni poco eleganti usati da alcuni assessori nel trattare questo argomento.
Vorremmo chiedere al Sindaco, e all’Assessore al ramo Sig. Alessandro Terracciano, di dare a tutta la cittadinanza arienzana notizie più dettagliate:
Ø Come è stata indivuata la cooperartiva a cui affidare la casa famiglia?
Ø Quale atto di giunta, o di consiglio comunale è stato adottato per la concessione del bene comunale?
Ø Chi sono le persone che lavorano all’interno di questa struttura?
Ø Quanti bambini ospita la struttura e di dove sono?
Ø Quali sono le tariffe?
Come può ben notare, caro Sindaco sono tante le domande che pretendono una risposta: alcune delle quali toccano la sua dignità personale. Dignità che non può essere messa sotto i piedi pur di non rispondere alle accuse di cui un paese è pieno. Caro Sindaco, voglio essere più esplicito e diretto: si vocifera per le strade cittadine che all’interno della struttura ci lavori sua nipote Teresa Medici, figlia di Raffaele Medici. Caro Assessore Alessandro Terracciano, è vero quello che si vocifera per il paese che la cooperativa a cui è stata affidata la casa famiglia è di un suo parente stretto? E’ vero che la direttrice della struttura è proprio sua moglie, oltre a lavorarci una sua stretta parente?
Queste domande pretendono una risposta morale, civile ed etica per tutta la cittadinanza.
E lasci da parte la sua arroganza e la sua maleducazione e risponda nel merito.
Lo deve. Per la sua “trasparenza” e sua “legalità”.
